martedì 8 settembre 2009

Io,lo spazio,le forme,la geometria e il movimento

IL PRIMO INCONTRO CON LE FORME...NELLA CULLA
Anche se noi non ne siamo consapevoli la geometria ci circonda già dai primi momenti di vita. Essa ci “accoglie” nelle culle dell’ospedale, con le loro forme rettangolari, e la “indossiamo” attraverso i minuscoli braccialetti circolari di riconoscimento che ci vengono legati al polso.
IL PRIMO APPROCCIO CON IL MOVIMENTO...
Credo proprio che sia avvenuto nei primissimi anni di vita, quando ho iniziato a gattonare e camminare per casa.
Proprio nell’ambiente domestico i bambini possono scoprire oggetti dalle mille forme diverse.
...MOVIMENTO SU DUE RUOTE
Intorno ai 4 anni ho imparato ad andare in bicicletta…e questo mi ha permesso di iniziare a tracciare i miei primi percorsi, e di imparare a muovermi su rettilinei o in curva all’interno degli spazi che conoscevo: il cortile di casa o il parco.
ALLA SCUOLA DELL'INFANZIA
Qui ho scoperto i primi giochi strutturati, ideati dalla pedagogista italiana, Maria Montessori, finalizzati allo sviluppo delle abilità logico-matematiche e della coordinazione oculo - manuale.
Tra questi i famosi oggetti ad incastro, che sfruttano proprio le forme geometriche.
ALLA SCUOLA PRIMARIA
In questo grado di scuola inizia a cambiare il rapporto con la geometria, si fa sempre più didattico. In realtà ripensando al mio percorso oggi mi rendo conto che le prime rappresentazioni geometriche le ho scoperte attraverso le greche che dovevo realizzare al termine di ogni attività di matematica o geometria.
PRIME DIFFICOLTA'
Le prime difficoltà sono giunte con la richiesta dell’insegnante di applicare le regolette imparate
per risolvere piccoli problemi…ma sono state risolte con facilità grazie al suggerimento della maestra di utilizzare un metodo più vicino a noi piccoli alunni: risolvere i quesiti utilizzando oggetti concreti della nostra esperienza quotidiana.
ALLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Alla scuola media il mio rapporto con la geometria è stato decisamente migliore rispetto a quello con la matematica: trovavo i problemi con le figure geometriche anche divertenti e sempre stimolanti. A differenza dei numeri astratti dell’aritmetica le figure geometriche mi sembravano molto più concrete…e per questo mi sembrava più facilelavorarci…
ALLA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
Il rapporto con la geometria, così come con la matematica, non è stato per nulla semplice durante i 5 anni di Liceo Classico, a causa dei cambiamenti di professore ogni anno e della
sfortuna di aver incontrato spesso docenti poco preparati o poco innamorati del proprio lavoro.
ALL'UNIVERSITA'
Grazie a questo corso ho potuto ripensare al mio percorso scolastico che mi ha fatto incontrare e scontrare con la geometria e la matematica. Sono riuscita a riflettere sull’importanza delle forme e della geometria nella nostra vita, perché siamo circondati da elementi geometrici. Ma soprattutto ho potuto conoscere metodi e strumenti alternativi per insegnare questa disciplina ai bambini.
COME INSEGNEREI LA GEOMETRIA
Oggi mi sono fatta un’idea di come mi piacerebbe proporre questa materia che appare così complessa per moltissimi bambini. Inizierei a proporla tramite il gioco affinché ci sia uno stimolo iniziale per i bambini e un primo impatto che potranno ricordare in modo positivo.
Nel corso del tempo cercherei di creare sempre dei collegamenti con l’utilità quotidiana della materia e cercherei di proporre ai bambini interventi innovativi.

Nessun commento: